Questa volta inizieremo dalla fine... inizieremo dal boato finale, dalla gioia, dai cinque scambiati a ripetizione, dal pubblico armato di sonaglino, dalle foto scattate in campo.
Il Pantigliate riesce nell'impresa a cui aspirava dall'inizio del campionato invernale, battere la Verderese. Una squadra che sembrava aliena, viene ammaestrata, gestita e battuta in una partita combattuta ma allo stesso tempo facile, gestita al meglio e portata alla fine con tranquillità.
Nel primo set il Pantigliate entra con una formazione a doppio centro uomo, le defezioni femminili sono davvero tante e tutti si adattano per un unico scopo, vincere la partita. Qualche novità e qualche defezione anche nella squadra ospite che parte con un buon gioco anche se forse non ai livelli dell'invernale. Il Pantigliate se ne accorge, non parte con il freno a mano tirato ma gioca punto a punto ogni palla, imponendo il proprio gioco per tutto il set. La Verderese alza la testa solo sui numerosi errori in battuta e sulla ricezione difettosa del Pantigliate, ma la partita è sentitissima dalla squadra di casa e c'è la voglia di vincere. Si gioca a pari punti fino ad arrivare sul 20 a 20, a questo punto il Pantigliate è timido e perde qualche punto con errori evitabili, la squadra ospite ne approfritta e agguanta il set. Si va a bordo campo con il risultato di 23 a 25, ma il Pantigliate sa di star facendo un'ottima partita.
Si rientra nel secondo set e la formazione cambia, la Ste come centro donna si sacrifica, il Dani entra come mano, Matte rimane a fare l'unico centro uomo. In battuta la Stefy: una, due, tre, quattro, cinque, sei, sette, otto, nove, dieci! Non è la tabellina dell'uno, ma il filotto di battute punto che infila nel campo avversario. Il Pantigliate alza gli occhi e le macchine fotografiche al tabellone che segna 11 - 1. Si mantiene la calma, ma si sa che il punteggio arride! Gli avversari ricominciano a giocare da questo parziale, ma cominciano a mostrare i primi segni di nervosismo, continuano con gli errori in ricezione e in attacco e nel frattempo il Pantigliate non fa cadere nemmeno uno spillo nel proprio campo. Matteo al centro spara cannonate, il Dani dalla mano si prende due ovazioni con due attacchi perfetti. Il Pantigliate continua con una partita ai limiti della perfezione, condendo qualche punto solamente per errori in ricezione, ma macina muri, difese che terminano in punto, tocchetti che vanno per terra, aumentando il nervosismo degli avversari che cominciano a discutere anche tra di loro.
Il set finisce e il punteggio, impietoso, segna 25 a 12 per i padroni di casa.
Nel terzo set cambi nella formazione di casa: Andrea entra come opposto, la Stefy continua a sacrificarsi al centro e entra Giò come centro uomo. L'inizio non è scoppiettante come quello di prima, ma quando ancora i padroni di casa guardano il punteggio, è a favore e con uno scarto che sa dell'incredibile (perdonatemi ma non ricordo... forse ancora una cosa tipo 12 a 5). Ora tutti ci credono e gli avversari continuano a sprofondare nel baratro del nervosismo che li porta a sbagliare. Tanto è il nervosismo in campo avversario, quanta l'unione nel campo del Pantigliate che non butta via nulla, elimina tutti gli errori in battuta, recupera tutti i palloni in difesa e quando c'è da attaccare non sbaglia nulla. Questo mix porta inevitabilmente alla vittoria del 3 set per un punteggio di 25 a 15 e a questo punto si va al 4 set carichi.
Quarto set, si ritorna ad avere la mano uomo. Gioca un fattore determinante il nervosismo e la concentrazione in campo. Il Pantigliate non si scoraggia quando cede punti agli avversari, che invece continuano ad essere disuniti. Il nervosismo prende il posto della voglia di vincere per la Verderese, che si vede ammonire una giocatrice per proteste. Questo proprio quando arriva a firmare la nostra dirigente Angy... che viene ovviamente paragonata a Moggi!
Ma scherzi a parte, il Pantigliate si ritrova ancora una volta con un vantaggio esorbitante e continua con i filotti di punti in battuta. La Stefy... evidentemente in palla chiude il set a partire dal punteggio di 19 a 11 con una serie di battute punto che porta al settimo cielo il palazzetto del Pantigliate. La partita finisce nel tripudio e poi tutti a festeggiare!
Il Pantigliate vince 3 a 1 una sfida che voleva a tutti i costi, dimostrando concentrazione, capacità voglia di fare e voglia di migliorarsi.
Grandi!
Giò, che non a caso è detto "La volpe del Sud Milano", dopo aver fatto sue tutte le donne single del gruppo (single o "momentaneamente" single causa assenza moroso) già durante il viaggio in auto, le prenota per il tavolo che viene subito rinominato come il tavolo delle prime mogli. Il tavolo poi verrà modificato una volta arrivati Fabri, la Michy e Vasco direttamente con il cartellino del lavoro ancora in mano.
causa della presenza del capitano e della grande quantità di vino... il tavolo di chi si diverte. Nome che perderà dopo l'arrivo del quarto piatto di coniglio divorato da Matteo, che in un impeto di crisi agonistica assale il povero animale divorandolo famelico.
