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Borgio Verezzi (Bórzi - Verésso in ligure) è un comune di 2.373 abitanti della provincia di Savona.
Geografia
Il comune è situato nella Riviera di Ponente ed il suo territorio fa parte della Comunità Montana Pollupice. Dista dal capoluogo circa 28 km.
- Classificazione sismica: zona 3 (sismicità bassa), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003.
- Classificazione climatica: C (i Gradi giorno della città sono 1360, e il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 10 ore giornaliere, dal 15 novembre al 31 marzo).
Storia
Nel 181 a.C., nelle vicinanze del monte Grosso, l'esercito romano, comandato da Lucio Emilio Paolo, sconfisse in una sanguinosa battaglia le tribù locali.
Non fu facile per i Romani sconfiggere i Liguri, e questa sconfitta fu fondamentale per la sottomissione del territorio .
Qui i Romani edificarono la stazione di Pollupice; nell'era cristiana una parte del territorio di Borgio rientrò nei possedimenti dell'Abbazia benedettina di San Pietro in Varatella.
Burgum Albinganeum (possesso del vescovo-conte di Albenga) e Veretium vennero uniti e diventarono località di confine tra due Marchesati (regioni definite da re Berengario II); passato poi sotto il dominio dei Marchesi Del Carretto (che, per un breve periodo, possedettero i due villaggi) si giunse all'anno 1713 quando la Repubblica di Genova prese possesso del Marchesato.
Il comune di Borgio Verezzi nacque ufficialmente nel 1933 dalla unione di due comuni precedenti Borgio (sul mare) e Verezzi (in collina a 250 m s.l.m). Borgio e Verezzi sono due abitati separati ancora oggi.
Luoghi di interesse
Architetture religiose
La Chiesa di San Pietro venne edificata sui resti dell'antico castello del Burgum Albinganeum nel 1789, e i lavori finirono nel 1808. Qualche anno dopo (nel 1814) la chiesa venne visitata da Papa Pio VII durante il ritorno dalla prigionia francese.
La chiesa presenta una singola navata, con sei cappelle laterali; la facciata è neoclassica, con il portone principale affiancato da quattro colonne corinzie.
Sempre in paese sono degne di nota la Chiesa di San Martino Vescovo e il Santuario della Madonna del Buon Consiglio.
Natura
Le Grotte di Borgio Verezzi, dette Valdemino, sono un classico esempio di fenomeno carsico, la cui struttura è stata generata nel tempo dalla lenta erosione dell'acqua attraverso la roccia.
I primi a scoprire le grotte furono, attraverso una fessura creata dal rio Batorezza, dei ragazzi nel 1933, che raggiunsero la prima sala. Vent'anni più tardi lo speleologo Giovanni Dentella esplorò ulteriormente le grotte, ora visitabili tramite un percorso turistico[2].
Presentano ambienti molto vari con forme calcaree che incuriosiscono, tra cui, ad esempio, alcune stalattiti sghembe che sembrano andare contro la gravità, anche se, in realtà, è la grotta ad essersi spostata nei millenni.
In queste grotte non sono stati trovati resti umani. Sono invece presenti reperti ossei di animali che non vivono nella Liguria odierna: rinoceronte, elefante, tigre, coccodrillo, orso, mammut, ma che ci vivevano oltre mezzo milione di anni fa[2].
Nel 2005 è stato pubblicato dal Comune di Borgio Verezzi unitamente alla Regione Liguria un libro fotografico (autore Stefano Mortari) sulle Grotte di Borgio Verezzi. Nel libro vengono inoltre trattati argomenti geologici relativi al circondario Borgese.
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